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Inclusione e Piano Annuale per l'Inclusione

La D.M. del 27/12/2012 e la C.M. del 06/03/2013 hanno posto l'accento sulla necessità sempre più impellente di creare una scuola 'di' e 'per' tutti, che assicuri ad ognuno pari diritti ed opportunità, cioè 'inclusiva'.

L'inclusione scolastica rappresenta quel processo che tende a rimuovere quegli impedimenti che consentono una piena e completa realizzazione della persona. Lo scopo non è certo quello di rendere tutti uguali, ma anzi valorizzare le caratteristiche peculiari di ognuno . E' in quest'ottica che non esiste più la 'normalità' intesa in senso tradizionale . Come sottolineano Ianes e Canevaro "riconoscendo ed enfatizzando le differenze (...) tutte le varie differenze , si modifica l'immagine della norma. La normalità diventa pluralità di differenze, non uniformità fissa, definita attraverso standard." (Diversabilità, Erickson,2003).

Il termine 'inclusione' implica non semplicemente un'accettazione dell'altro, ma anche uno sforzo costante a favorire le condizioni affinché si creino nuove e proficue relazioni cosicché la presa in carico della persona sia 'globale'.

Il compito che la scuola è chiamata a svolgere non può esaurirsi dunque all' interno delle mura scolastiche e coinvolge, oltre ai docenti ed al personale non docente di ogni istituzione, anche le famiglie ed i vari Enti territoriali chiamati a condividere percorsi individualizzati/personalizzati che devono portare ad un obiettivo comune: il benessere del ragazzo.

Lo scopo che ci si prefigge non è di facile attuazione poiché, se prevede dapprima una piena presa di coscienza da parte di tutte le

figure coinvolte, presuppone in seguito una messa in atto di strategie e metodologie precise e calibrate, progetti peculiari e mirati. Si è pertanto chiamati a dare delle risposte che prevedono competenze psicopedagogiche, didattiche , organizzative, lavori di rete ,ecc.

L'aggiornamento continuo ed il confronto diventano elementi irrinunciabili ad una buona riuscita, così come risulta indispensabile anche il supporto di docenti che non essendo parte integrante dell'organico scolastico, abbiano il compito di 'sostenere ' eventuali attività laboratoriali. A volte sarà necessario avvalersi anche di figure professionali 'esterne' con competenze specifiche alla realizzazione di un determinato progetto: ecco che allora la disponibilità economica può diventare un punto di debolezza.

E' pertanto naturale che la piena attuazione della politica 'inclusiva' che l'Istituto intende promuovere, deve necessariamente essere supportata non solo da tutti coloro che lavorano 'nella' scuola, ma anche da coloro che lavorano 'per' la scuola.

Tutti gli insegnanti curriculari favoriranno l'inclusione scolastica anche attraverso i seguenti strumenti:

A) Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.)

  • È un documento previsto dal D.M. 12 luglio 2011
  • È nato per favorire una progettualità che risponde in modo mirato alle esigenze di studenti DSA (disturbi specifici dell'apprendimento) prevedendo la personalizzazione del percorso didattico;
  • È redatto dagli insegnanti del C.d.C. e dai genitori degli alunni interessati previa consultazione della certificazione specialistica;
  • Prevede attività didattiche personalizzate, uso di strumenti compensativi e di misure dispensative con forme di verifica e valutazione personalizzate.

B) Piano Didattico Personalizzato per alunni BES (bisogni educativi speciali)

  • La direttiva ministeriale del 27/12/2012 invita i Consigli di Classe, sulla base delle proprie osservazioni, ad adottare delle misure compensative per tutti gli alunni che presentano BES;
  • È redatto dal Consiglio di Classe;
  • Prevede attività didattiche personalizzate, semplificazione dei percorsi di apprendimento ed, eventualmente, l'uso di strumenti compensativi.
  • Il PDP può anche essere attuato per tempi brevi a seconda delle necessità.

Si riporta di seguito il quadro analitico desunto dalla rilevazione dei diversi casi, attualmente presenti nell'Istituto Comprensivo, distinti per tipologia.

Analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti:

  1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

44

  • minorati vista

 
  • minorati udito

 
  • Psicofisici

44

  1. disturbi evolutivi specifici

 
  • DSA

20

  • ADHD/DOP

 
  • Borderline cognitivo

 
  • Altro

 
  1. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

 
  • Socio-economico

 
  • Linguistico-culturale

2

  • Disagio comportamentale/relazionale

2

  • Altro

 

Totali

84

% su popolazione scolastica

5.5

N° PEI redatti dai GLHO

44

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

18

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

2

 

B. Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

 

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

AEC

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

 

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti alla comunicazione

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

No

 

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Funzioni strumentali / coordinamento

 

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

 

Psicopedagogisti e affini esterni/interni

 

No

Docenti tutor/mentor

 

No

 

C. Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso…

Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie

Tutoraggio alunni

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

 

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie

Tutoraggio alunni

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

 

Altri docenti

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie

Tutoraggio alunni

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

 

  

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili

Progetti di inclusione / laboratori integrati

No

Altro:

 

 

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

No

Coinvolgimento in progetti di inclusione

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

Altro:

 

 

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

No

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

Progetti territoriali integrati

Progetti integrati a livello di singola scuola

Rapporti con CTS / CTI

Si

Altro:

 

 

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati

No

Progetti integrati a livello di singola scuola

No

Progetti a livello di reti di scuole

No

 

 

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

Didattica interculturale / italiano L2

Si

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

          

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

Altro:

 

 

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

0

1

2

3

4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

     

X

 

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

 

X

     

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

   

X

   

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

     

X

 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

 

x

     

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

   

X

   

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

     

X

 

Valorizzazione delle risorse esistenti

       

X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X

       

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

   

X

   

Altro:

         

Altro:

         

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi